Il film La Grande bellezza, vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero 2014, si chiude con una sequenza di immagini che celebra l’incommensurabile bellezza della città di Roma, quasi un volo meditativo sulle note del brano The Beatitudes del compositore russo Vladimir Ivanovich Martinov: il rimpianto, il senso di vacuità contrastano con l’armonia del paesaggio e delle linee architettoniche pure, mentre gli strumenti ad arco delineano un contrappunto semplice – piuttosto orecchiabile anche se non al punto da imprimersi nella mente come una canzonetta – e ripetitivo – ma non al punto da risultare noioso.
Scritto nel 1998, originariamente composto per coro sul testo delle nove Beatitudini del Vangelo secondo Matteo (5, 3-12), il brano è stato successivamente riproposto dal Kronos Quartet di San Francisco, quartetto d’archi di fama internazionale fondato nel 1973 dal violinista David Harrington, che ha al suo attivo prestigiosi riconoscimenti fra i quali figura il Grammy Award per la musica contemporanea minimalista.
Martinov in questo brano esplora la forza della ripetizione come tecnica compositiva, muovendo da una conoscenza profonda delle tradizioni musicali europee delle quali è studioso e ripercorrendo influenze mutuate dalla musica sacra russa. Attraverso la replica insistente di un’unica formula musicale egli intende generare sospensioni mentali che portano il pensiero lontano, verso uno stato di contemplazione estatica mantenuta il più a lungo possibile. The Beatitudes è ispirato all’esperienza della “musica povera” già esplorata dal compositore minimalista newyorkese Martin Bresnick, secondo il quale l’essenza dell’universo si esprime musicalmente attraverso suoni puri e povertà di mezzi, di spirito, di conoscenza. Per Bresnick la musica povera si può definire, parafrasando Bertolt Brecht, un’opera scritta con lo splendore che solo un mendicante poteva immaginare: il musicista compone plasmando un’idea con materiale arido e sterile riuscendo a farla apparire splendida e sostenendo l’ascoltatore nella ricerca del piacere puro e dell’austerità.
Grazie a MLOL si possono ascoltare in streaming due versioni di The Beatitudes raccolte nella banca dati musicale Naxos. Trovate la versione strumentale, rielaborata nel 1998 dal Kronos Quartet, nell’album monografico dedicato a Martinov dell’etichetta discografica Nonesuch, inserendo le parole chiave Martinov Beatitudes nel box di ricerca di MLOL e selezionando Audio streaming in Tipologie.
Una volta aperto il player di Naxos, cliccando su Ascolta, si potrà ascoltare il brano ma anche ricercare altre opere di Martinov o altre versioni de The Beatitudes, semplicemente cliccando sul nome del compositore che si trova in basso a sinistra.
Comparirà un elenco in cui si trova l’altra versione di The Beatitudes, quella originaria per coro (Choral-Sacred), nella recente interpretazione The Sacred Spirit of Russia del gruppo corale Cospirare, diretto da Craig Hella Johnson e pubblicato dalla casa discografica Harmonia Mundi.
Cercate i brani che vi abbiamo consigliato nel vostro portale MediaLibraryOnLine (ecco la lista dei sistemi bibliotecari aderenti). Se la banca dati Naxos non fosse presente, chiedete in biblioteca!