“Io e il mio gatto… siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene”
Chi non ha mai visto Colazione da Tiffany, il film diretto da Blake Edwards e ispirato all’omonimo romanzo di Truman Capote? Forse lo ricordate per la bellezza della protagonista, Audrey Hepburn. Forse per Moon River, la canzone che il personaggio da lei interpretato, Holly Golightly, intona accompagnandosi alla chitarra su un terrazzo newyorchese che ne ricorda tanti visti nel cinema americano. O forse lo ricordate per la sorpresa che avete provato nello scoprire che quella che è all’apparenza una semplice commedia romantica nasconde dietro all’immancabile lieto fine un’amarezza e una modernità inaspettate. Qualunque sia il vostro ricordo personale di questo film, potrete scoprirne molti segreti nel libro di Sam Wasson, Colazione con Audrey, interamente dedicato alla produzione di quella che fu una delle più complesse trasposizioni da romanzo a film del cinema di quegli anni. Lunga e tortuosa fu infatti la trattativa per fare di un personaggio “irregolare” come Holly Golightly una figura accettabile per il grande pubblico di allora, ancora legato ai modelli di famiglia e di ruoli di genere tipici degli anni ’50, e accettabile per la stessa Audrey Hepburn, che a lungo fu preoccupata dal fatto di discostarsi con questo film dai ruoli delicati e romantici interpretati fino ad allora. Trattativa fatta di riscrittura di scene e di cesellatura dei dialoghi, ma anche di cura di tanti dettagli visivi (il celebre tubino nero fra tutti) che contribuirono a creare un personaggio che incarnava una nuova individualità femminile, lontana sia dal modello della brava moglie e donna di casa, sia dalla formosa donna sexy alla Monroe. Potete scoprire questo e molto altro in un libro dalla lettura piacevole, ma che svela molto della storia del costume di allora come di oggi. L’ebook è scaricabile per 14 giorni. Se non fosse presente sul vostro portale MLOL, chiedete in biblioteca!