La sezione Open di MLOL si è arricchita della splendida collezione di spartiti musicali di pubblico dominio IMSLP – International Music Score Library Project, un progetto nato nel 2006 e basato sullo stesso principio partecipativo e collaborativo di Wikipedia.
Questa ricchissima raccolta è molto apprezzata tra i musicisti professionisti e contiene la riproduzione digitale di spartiti della tradizione classica non più soggetti a copyright e opere di compositori contemporanei pubblicate sotto licenza Creative Commons. Negli ultimi anni la biblioteca si è a tutti gli effetti trasformata in mediateca, poiché ora raccoglie e rende accessibili anche registrazioni musicali, sempre in pubblico dominio o con licenze aperte.
In realtà la biblioteca musicale Petrucci era già presente nella sezione Banche Dati della nostra biblioteca digitale, la novità sta nel fatto che ora gli spartiti di tutte le opere presenti nella banca dati, ben 88845, sono direttamente ricercabili in MLOL e scaricabili in pochi click.
È così possibile effettuare ricerche per autore/compositore, per titolo o semplicemente per parola chiave. Se ad esempio inseriamo “Mozart, Wolfgang Amadeus” nel box di ricerca e selezioniamo Spartiti in Tipologie di media otterremo 494 risultati da scorrere alla ricerca di quello di nostro interesse. Oppure possiamo effettuare la ricerca inserendo il titolo della composizione o parole del titolo, ricordandoci però che i titoli sono nella lingua originale, per cui cercheremo “Die Zauberflöte” di Mozart − e non “Il Flauto magico” − e “Clair de lune” di Debussy − e non “Chiaro di luna”.
Cliccando su Consulta, nella scheda del singolo spartito, si aprirà la pagina di download.
Nella sezione relativa, intitolata File Musicali, si trovano gli spartiti (Full Scores) di quell’opera, e se disponibili, le parti (Parts) dei vari strumenti e gli arrangiamenti e trascrizioni (Arrangements and Transcriptions) per strumenti diversi dall’organico originale. Di tutti è possibile vedere in l’anteprima (preview) e/o scaricare il file in formato pdf.
Ad esempio, oltre alla partitura orchestrale completa della Sinfonia n. 9 di Beethoven − quella “a piena pagina” con tutti righi musicali sovrapposti, usata dal direttore e dagli studiosi di analisi musicale per avere una visione a colpo d’occhio dell’intera struttura dell’opera − troviamo le parti staccate che contengono la musica per ogni singolo componente dell’orchestra (violino, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, oboe, clarinetto, corno, fagotto, timpani, ecc.).
Ma non solo: sempre partendo dalla pagina dedicata alla Nona di Beethoven si possono scaricare anche altre opere interessanti, come la trascrizione per pianoforte a quattro mani che il virtuoso Franz Liszt fece ad uso dei salotti dell’Ottocento, in un’epoca in cui non esistevano dischi e la musica si eseguiva per lo più in casa o nelle sale da concerto private.
Questa imponente mediateca musicale è nota anche come Biblioteca digitale Petrucci, in onore del grande stampatore Ottaviano Petrucci da Fossombrone, considerato l’inventore della stampa musicale. Petrucci è celebrato in tutti i manuali di storia della stampa come il Gutenberg della musica, perché nel suo campo fu un vero e proprio innovatore. Nel 1498, trasferitosi a Venezia dalle Marche, ottenne il privilegio esclusivo ventennale di stampa e vendita nel territorio della Repubblica veneta per la musica mensurale e le intavolature per liuto. Nel 1501 usci così la prima opera musicale stampata a caratteri mobili, una raccolta di musica polifonica profana intitolata Harmonice Musice Odechaton. L’eleganza delle prime edizioni di Ottaviano Petrucci può essere paragonata a quella delle pubblicazioni di un altro grandissimo tipografo che operò a Venezia all’inizio del XVI secolo: Aldo Manuzio, del quale nel 2015 si celebra il quinto centenario della morte. La Biblioteca Marciana ha dedicato a Manuzio e alla storia della stampa nel Cinquecento il bellissimo ciclo di conferenze “Aldo al lettore” disponibili in streaming qui.
Ma in cosa consisteva esattamente la novità introdotta da Ottaviano Petrucci? La stampa a caratteri mobili di testi letterari era relativamente semplice rispetto alla stampa di opere musicali, perché in questo caso c’erano ben tre elementi di cui tener conto: la stampa del rigo musicale, la stampa delle singole note e, infine, la stampa di un eventuale testo da intonare. Petrucci ideò un procedimento di triplice impressione per cui questi tre elementi venivano stampati in successione sulla stessa pagina, con risultati di perfezione tecnica ancora oggi insuperati.
Gli spartiti della IMSLP raccolti nella sezione Spartiti Musicali, come tutte le risorse open selezionate da MLOL, sono presenti in tutti i portali dei sistemi bibliotecari aderenti e consultabili da chiunque lo desideri anche senza effettuare il login.