Videogiochi open in MediaLibrary

Grazie alla diffusione di dispositivi portatili, come gli smartphone e i tablet, giocare ai videogiochi è un’attività che ormai si può svolgere in qualsiasi momento della giornata, in qualsiasi luogo ci si trovi e soprattutto con strumenti che utilizziamo per tantissime altre attività, quindi non specifici o dedicati al gioco, e che portiamo sempre con noi. Ma non è sempre stato cosi.

Nei primi anni ‘70, negli Stati Uniti ‒ si dovettero aspettare gli anni ‘80 per l’Italia ‒ per utilizzare un videogioco era necessario uscire di casa e recarsi nelle apposite sale giochi, spesso gremite di ragazzini, quasi tutti spettatori dei pochi fortunati che potevano permettersi di giocare introducendo monete o gettoni nelle macchine da gioco.

Le sale erano occupate da queste macchine, grandi mobili in legno decorati in cui erano incassati il monitor e, a metà altezza, le leve di comando (joystick) insieme ai pulsanti funzione per aprire il fuoco contro gli avversari, ad esempio, o per selezionare il numero di giocatori (raramente più di due). Si giocava seduti nell’apposito spazio o in piedi e il design del cabinato era studiato per simulare il più possibile la realtà, per rendere più diretto il rapporto fra uomo e macchina.

Questi primi videogiochi (che verranno imitati anche dalle prime versioni casalinghe in vendita negli anni successivi e che funzionavano collegando al televisore di casa un box e due comandi col filo) sono noti con il nome di Arcade Videogame (Arcade significa sale da gioco in inglese) e il termine viene generalmente utilizzato per indicare giochi d’azione.

Sebbene il tema narrativo di questi giochi vari da uno all’altro, tutti hanno un punto in comune: si tratta di giochi frenetici e velocissimi che mettono a dura prova i riflessi (e i nervi) del giocatore, concentrato nella previsione dei movimenti dei nemici o delle mosse della macchina, e tutti durano pochissimo. Queste caratteristiche, che nascevano per garantire maggiori guadagni alle sale, li rendevano però anche  terribilmente avvincenti.
In genere nel gioco si avevano a disposizione tre vite e quando questo si avviava, con l’apparizione sullo schermo dell’ambientazione e dell’alter ego del giocatore (il protagonista della storia) la prima vita aveva inizio e la si perdeva, come le rimanenti, se si veniva colpiti, uccisi da un’arma da fuoco o e se si estingueva la propria fonte di energia. Il tutto in un tempo brevissimo che immancabilmente lasciava una forte voglia di rivincita.
Probabilmente, se i ragazzini di allora avessero saputo che ci sarebbe stato un momento nel futuro in cui sarebbe stato possibile giocare liberamente con questi videogame, senza limiti di tempo, senza monete o gettoni, dal proprio dispositivo, utilizzando un browser, molti avrebbero pensato di farsi ibernare, per risvegliarsi più avanti, al momento opportuno.

Oggi tutto ciò è possibile grazie a Internet Archive che ha raccolto nell’Internet Arcade Library i videogiochi Arcade creati tra gli anni ‘70 e ‘90, rendendoli fruibili tramite il browser grazie ad un emulatore Javascript. Un’operazione che fa parte di un progetto più ampio noto come JavaScript MESS (JSMESS), con l’obiettivo ambizioso di costruire emulatori browser-based per qualsiasi sistema operativo del passato comprese le console e gli arcade games, appunto.

Internet Arcade

Tutti questi videogiochi “storici” sono ora ricercabili e accessibili, senza nemmeno effettuare il login, anche nella sezione Videogiochi di tutti i portali MediaLibrary: dal famosissimo puzzle game Tetris, a Defender, in cui si combatte contro un’invasione aliena, da Tron, uno dei primi game che in uscita col film omonimo proponeva l’idea di un mondo parallelo, a Shinobi, gioco giapponese a scorrimento verticale in cui un moderno Ninja va in missione per salvare studenti rapiti da terroristi.

Vi parleremo dei diversi giochi prossimamente, ma prima di concludere vi lasciamo alcune indicazioni per un loro funzionamento ottimale.

Il browser consigliato è Mozilla Firefox, i giochi funzionano anche con Chrome ma “girano” più lentamente, mentre con Safari ci sono alcuni problemi audio e lo stesso accade con Internet Explorer.

Veniamo ora ai comandi.

Una volta selezionato il video gioco in MLOL, cliccando sul tasto Consulta si verrà indirizzati alla pagina della Internet Arcade Library dedicata. Per iniziare a giocare si dovrà cliccare sull’icona Start e attendere che il programma venga caricato. Questi videogiochi non funzionano con il mouse ma richiedono l’utilizzo dei tasti shift/control/alt e delle frecce di direzione per spostarsi in alto, in basso a destra e sinistra. Premendo il tasto 5 si attiva il comando Insert a coin, premendo il tasto 1 o 2 si sceglie se giocare da soli o con un altro giocatore mentre il tasto ctrl corrisponde al “bottone” 1, il tasto alt al 2, la barra spaziatrice al 3. Nel caso si volessero impostare comandi diversi all’interno dell’ambiente di simulazione, o nel caso i precedenti non funzionino per via delle impostazioni della propria tastiera, è possibile premere il tasto tab (attendere la comparsa della sigla MAME e il caricamento del gioco) e selezionare le voci del menu che apparirà al fine di ottenere la personalizzazione desiderata.

Buon divertimento!