Speciale Pino Cacucci

Pino_CacucciPino Cacucci, classe 1955, piemontese ma cresciuto a Chiavari (GE), ha al suo attivo decine di lavori. Per avvicinarci ad uno scrittore così prolifico abbiamo deciso di affidarci a due fili conduttori: l’amore per il latinoamerica, in particolare per il Messico, e l’attenzione per quelle persone che hanno sacrificato tutto per un ideale, spinti da una irrimediabile inattualità rispetto al mondo che li circonda.

Cacucci ha incominciato a viaggiare subito dopo aver lasciato gli studi universitari, scegliendo come meta privilegiata l’estremo occidente, in particolare il Messico, ieri come oggi terra di confine, paese capace di raccontare centinaia di storie spesso cruente, ma che allo stesso tempo sprigiona una gioia di vivere e una spensieratezza molto forte grazie allo stile di vita dei suoi abitanti e alle mille leggende, superstizioni e miti che contraddistinguono l’immaginario messicano.

Cacucci incentra la sua narrazione su fatti storici e di cronaca, e anche quando si affida alla fantasia pone sempre al centro persone in carne e ossa, tanto che i luoghi sono sempre raccontati grazie alle azioni, alle idee, ai sentimenti dei protagonisti; lo stile semplice e immediato regala affreschi vividi, che rendono la lettura dei suoi romanzi un’esperienza avvolgente e unica.

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La sua prima raccolta di racconti presenta già queste due ultime caratteristiche. Il libro non è ancora ambientato in Messico anche se è scritto oltre oceano, dove Cacucci come molti altri italiani cerca una dimensione di vita diversa dall’Italia degli anni Ottanta. In Outland rock i protagonisti dei cinque racconti si trovano catapultati dal fato in situazioni assurde, che richiedono una grande fantasia per essere affrontate; uno dei protagonisti, guarda caso, si ritrova alla fine di molte disavventure su un volo diretto per il Messico alla ricerca di un “altrove” dove rifugiarsi. Grazie ad Outland rock, pubblicato nel 1988 per la piccola case editrice Transeuropa, Cacucci viene notato da Federico Fellini. Questo incontro per molti casi fortuito (e ben raccontato nella trasmissione radiofonica Destini incrociati ) segna l’inizio della fortuna come scrittore di Pino Cacucci, definito all’epoca da Fellini come «artigiano costruttore di trame» e capace di regalare «ore di divertimento nel leggerlo».

Nel suo secondo libro, uscito nel 1990, Cacucci ambienta le sue rocambolesche storie in Messico: è subito un grande successo editoriale che diventerà anche un film, Puerto Escondido. Stesso schema per il terzo libro, uscito a distanza di un solo anno: San Isidro Futból (qui l’audiolibro) in cui una pagina di cronaca è tramutata in un racconto a tratti esilarante. Siamo tra gli stati di Oaxaca, Puebla e Veracruz, nel pieno della selva, dove un piccolo aereo precipita carico di sacchi di cocaina. Ciò scatenerà molte avventure per una serie di personaggi dai caratteri divertenti, sinceri e ingenui: un romanzo quasi picaresco. Il libro diventa un film nel 1995 con il titolo di Viva San Isidro!

Nel 1992 appare La Polvere del Messico, libro nel quale Cacucci riversa in maniera netta e nitida il suo amore per il paese latinoamericano. L’autore ci porta tra le rovine della civiltà azteca, nelle osterie, a vedere le lotte di galli, tra le piantagioni di agave (da dove si estrae la tequila), nella megalopoli Città del Messico, tra le popolazioni indigene autoctone e ci fa conoscere molti personaggi più o meno famosi alla scoperta della “messicanità”:  quella che, come scrive Cacucci nella prefazione, «segna per me il punto di svolta e imprime quel qualcosa di indefinibile che si respira nell’aria e si assorbe dai pori ossia una graduale scoperta di una differente dimensione del tempo e della percezione delle cose».cacucci_2

Con Nahui Cacucci ci trasporta nella Città del Messico della Rivoluzione messicana, quando tutto il paese pullula di figure che diverranno mito, a partire ovviamente da Emiliano Zapata e Pancho Villa. La chiave narrativa è la storia della figlia di uno degli innumerevoli generali ribelli messicani, Carmen Mondragón in arte Nahui Olín: una donna bellissima che ha ammaliato molti artisti, tra i quali Diego Rivera, il grande muralista messicano, cantore della rivoluzione che la utilizza come modella in alcune sue opere,  o il fotografo Edward Weston che la fa protagonista di ritratti molto osé per l’epoca, nei quali ben poco è lasciato all’immaginazione. Del resto è la stessa Nahui a scrivere: «Mi sono lasciata ritrarre nuda perché avevo un corpo così bello che non avrei mai potuto negare all’umanità il diritto di contemplare quest’opera». Nahui morirà indigente a Città del Messico nel 1978. 

Se si parla di arte messicana tutti pensano ad una delle coppie più celebri del ‘900 e probabilmente di tutta la storia dell’arte: Frida Kahlo e Diego Rivera. Compaiono più volte nei libri di Cacucci e diventano protagonisti in ¡Viva la vida! (disponibile anche in audiolibro), in particolare Frida Kahlo: un’artista che ha conosciuto in giovane età il dolore fisico, la reclusione forzata, ma che grazie ad una grande vitalità conduce un’esistenza molto intensa che si traduce in un’arte unica. In queste pagine emerge prepotentemente il Messico, la sua crudezza e un universo magico che affonda nella storia precolombiana.

Il Messico terra di violenza, di oppressione, di vita e di libertà, ha portato Cacucci ad occuparsi di molti ribelli:  «Inguaribili ottimisti animati da un’utopia con la minuscola: non quella dei grandi ideali con cui cambiare il mondo e affermare la società perfetta (…) ma l’utopia dell’istintivo, insopprimibile bisogno di ribellarsi». Così scrive Cacucci nella prefazione del libro Ribelli!. Nelle 13 storie che compongono il libro non ci sono solo messicani, infatti troviamo anche il leggendario Francisco Sabaté, detto el Quico e Tamara Bunke, più nota come Tania la Guerrigliera, Jacinto Canek e Irma Bandiera, solo per citarne alcuni.

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Con In ogni caso nessun rimorso torniamo invece nel vecchio continente, in particolare nella Francia di inizio ‘900. Il protagonista è Jules Bonnot operaio, soldato, rapinatore, anarchico e capo di una banda che imperversa oltralpe. Un libro che cerca di riscattare un personaggio sconfitto dalla storia e dai suoi impetuosi sentimenti, come lo stesso Bonnot scrive in un quaderno poco prima di essere ucciso: «Avevo il diritto di viverla, quella felicità. Non me lo avete concesso. E allora, è stato peggio per me, peggio per voi, peggio per tutti… Dovrei rimpiangere ciò che ho fatto? Forse. Ma non ho rimorsi. Rimpianti sì, ma in ogni caso nessun rimorso…».

In Cacucci spesso tornano gli anarchici tra i ribelli che ama raccontare, come Clément Duval del quale ci fa conoscere la storia nella raccolta di racconti Nessuno può portarti un fiore. Oltre alla vicenda di Duval il libro contiene il percorso di vita di persone insofferenti verso la società nella quale vivono e alla quale si contrappongono nei modi più diversi ed eclettici. Ad esempio Horst Fantazzini, rapinatore gentiluomo; Edera De Giovanni, antifascista della prima ora e martire della lotta partigiana; Antonieta Rivas Mercado, protagonista di una vita molto travagliata nel Messico rivoluzionario, che si suicidò a Parigi davanti a Notre-Dame nel 1931.

Non mancano romanzi ambientati in Italia, ad esempio Oltretorrente nel quale è protagonista Guido Picelli, un militante socialista, poi comunista, spesso mal visto anche dai suoi compagni di partito per l’irruenza delle sue posizioni e azioni. Nel libro ci si sofferma in particolare su quanto avvenne a Parma nel 1922, quando imperversò una vera e propria guerriglia urbana tra la sinistra e i fascisti capeggiati in quell’occasione da Italo Balbo.

9788807031458_quartaL’ultimo libro di Cacucci è uscito quest’anno: si intitola Quelli del San Patricio e ha due protagonisti, un ribelle e il Messico. Questa volta siamo a Veracruz, il porto più importante del Messico dell’Ottocento, che non a caso fu la via d’accesso per la conquista del Messico da parte degli Stati Uniti nel 1846 . Il protagonista è John Riley, un irlandese che arrivato negli Stati Uniti si arruola nell’esercito, ma che quando scoppia la guerra con il vicino Messico decide di disertare ed unirsi all’esercito messicano, dando vita insieme a molti dei suoi connazionali al “Battaglione di San Patrizio”: andrà incontro ad una morte cruenta. 

 

Questi sono solo alcuni dei libri di Cacucci scaricabili in MLOL, ma ci appaiono i più rappresentativi per incominciare a conoscere uno scrittore italiano che ha fatto del viaggio e di personaggi che lottano per la realizzazione dei propri sogni una cifra narrativa molto forte. Egli stesso ha dichiarato in una intervista del 2006 riportata nel libro di Nicoletta Gemignani Pino Cacucci  (ed. Cadmo) :

Rivendico la libertà e la scelta di andarsene altrove quando si avverte un senso di oppressione e asfissia: citando il geniale titolo di un memorabile romanzo di Kundera, “La vita è altrove”. Sempre altrove, mai nello stesso posto.

Immagine Pino Cacucci, CC BY 2.0