Riprendiamo il nostro percorso sulle autobiografie di campioni sportivi partendo dagli atleti degli sport invernali.
Sono spesso i giochi olimpici a portare alla ribalta questi sportivi: è il caso di Armin Zöggeler, il solo atleta italiano ad aver vinto sei medaglie individuali consecutive – due ori, un argento e tre bronzi – ai Giochi olimpici, in una disciplina, lo slittino, che ha regalato molti successi al medagliere italiano. Il titolo della sua autobiografia, Ghiaccio acciaio anima esprime un trittico che ben rappresenta questo atleta dalla lunghissima carriera, giunto ai massimi livelli mondiali. Scopriamo che fin da piccolo era in simbiosi con lo slittino: era infatti il mezzo per scendere dal maso in cui abitava fino a valle per andare a scuola. La confidenza con lo slittino fin da bambino certamente alimentò il talento precoce di Zöggeler, che vinse la sua prima gara internazionale a soli 11 anni.
Sempre per rimanere tra le montagne è da notare come i più prolifici nel raccontare le proprie gesta siano gli scalatori: il lungo isolamento dal resto del mondo durante le loro imprese forse favorisce pensieri e riflessioni da fissare in forma scritta.
In MLOL troviamo oltre 20 libri scritti da alpinisti: ciascuno si cimenta nella maggior parte dei casi con il racconto di un’unica ascesa. Fra questi, ricordiamo due autobiografie di Reinhold Messner, il primo alpinista al mondo ad aver scalato tutte le quattordici cime del pianeta che superano gli 8000 metri. La prima, La mia vita al limite, apparsa nel 2006, è un’autobiografia in forma di conversazione con Thomas Hüetlin, mentre La vita secondo me (2014), ha una struttura insolita: l’autore si affida a 70 parole chiave, come Vita, Morte, Infanzia, Destino, per raccontare se stesso proprio in occasione dei suoi 70 anni.
Meritano anche una segnalazione i libri di Walter Bonatti: una delle leggende dell’alpinismo italiano, protagonista della famosa ascensione al K2 del 1954, evento che ancora oggi è oggetto di polemiche e continui approfondimenti. In MLOL troviamo K2: la verità, la versione di Bonatti proprio su questa vicenda, ma anche Una vita così, l’autobiografia scritta poco prima della sua scomparsa (2011), grazie alla quale è oggi possibile ripercorrere tutte le gesta del Re delle Alpi.
Le Alpi ci portano ad un’autobiografia al femminile, quella della sciatrice Manuela Di Centa, Libera di vincere. Molto spazio viene dato in queste memorie all’infanzia e agli insegnamenti delle figure femminili che hanno accompagnato l’atleta nella sua vita. Un testo in cui non si tace dei dolori e delle difficoltà incontrate, come ad esempio nelle pagine dedicate alla grave malattia che Di Centa dovette affrontare, felicemente superata grazie proprio alla tenacia e al coraggio da campionessa.
Un’altra autobiografia al femminile è scritta dalla ginnasta Vanessa Ferrari, la prima italiana a conquistare l’oro ai mondiali di ginnastica artistica (2006) all’età di quindici anni. Un libro che ripercorre la ferrea disciplina alla quale sono sottoposte le ginnaste: un piccolo particolare che lo dimostra, racconta Vanessa, è che non ha potuto nemmeno assaggiare la torta preparata per festeggiare il suo titolo mondiale. Un’autobiografia con un titolo molto evocativo, Effetto farfalla, per un personaggio piuttosto introverso, che nonostante la non più giovanissima età, per il tipo di disciplina che pratica, punta a partecipare ai giochi olimpici di Rio de Janeiro del 2016.
Un’altra atleta dalla quale ci si aspetta grandi risutati alle prossime olimpiadi è Federica Pellegrini, già oggi considerata la più grande nuotatrice azzurra di tutti i tempi. In MLOL troviamo due suoi testi: il primo, Mamma, posso farmi il piercing? scritto quando l’autrice aveva solo 19 anni, è il ritratto di un’adolescente con i suoi desideri e sogni: un racconto più proiettato verso il futuro che il passato; il secondo Il mio stile libero (2014), si sofferma di più su alcuni trucchi del mestiere e tecniche per vincere, anche se la parte che di certo interesserà maggiormente i suoi fans riguarda la vita privata: i tatuaggi (per me sono la fotografia della vita), le scarpe (oltre 500 paia) e il cibo.
Per restare tra i grandi dello sport italiano ancora in attività, non poteva mancare Marco Belinelli, classe 1986, il solo cestista italiano ad aver vinto il titolo NBA nella stagione 2013-2014 con i San Antonio Spurs. Il suo libro, Pokerface, ripercorre i primi successi in Italia, ma soprattutto si sofferma sulla carriera negli USA: ad ogni squadra nella quale ha giocato è infatti dedicato un capitolo. Non poteva mancare una sezione dedicata alla nazionale azzurra: del resto tutti confidiamo in lui per le prossime olimpiadi.
Restando oltre oceano segnaliamo True. La mia storia, l’autobiografia di Mike Tyson, Iron Mike, uno degli atleti più amati e odiati degli ultimi 30 anni. Campione del mondo dei pesi massimi, il più giovane di tutta la storia della boxe, ha accumulato nella sua carriera oltre 300 milioni di dollari, in gran parte dilapidati. Protagonista di una vita molto travagliata fin dall’infanzia, che lo ha portato anche in carcere per gravissimi reati come quello di stupro, Tyson ha detto di se stesso:
sono diventato vecchio troppo presto e intelligente troppo tardi
In questa autobiografia racconta la sua vita controversa, fatta di grandi successi e rovinose cadute.
Ovviamente non mancano autobiografie legate allo sport più amato dagli italiani, il calcio. Ben 12 tra giocatori e allenatori sono presenti in MLOL come autori di memorie, e come per gli scalatori ci sarebbe materia per un focus ad hoc. Ne ricordiamo solo tre, quelle di tre giocatori legati alle due ultime vittorie nel campionato del mondo degli azzurri. La prima, Dura solo un attimo, la gloria è scritta dal capitano che vinse in Spagna nel 1982, Dino Zoff, friulano in tutto e per tutto, ossia persona ben lontana da facili entusiasmi che sa tenere i piedi ben ancorati al suolo, come si evince dal titolo del suo libro.
Ricordiamo anche il libro di Gianluca Zambrotta, Una vita da terzino, e quello di Alex Del Piero, un giocatore dalla carriera infinita che ha vinto praticamente tutto giocando per squadre di mezzo mondo, comprese squadre australiane e indiane, sempre spinto da un una passione infinita: e questo è chiaro fin dal titolo della sua autobiografia: Giochiamo ancora.
Trovate le autobiografie segnalate in download per un prestito di 14 giorni nel vostro portale MLOL; se non fossero presenti potete suggerirne l’acquisto al vostro sistema bibliotecario. Ricordate inoltre che per chi non disponesse del servizio di MLOL o volesse leggere più ebook al mese esiste il servizio freemium MLOL Plus.