Katherine Mansfield: racconti sottovoce del quotidiano

Perché è così difficile scrivere con semplicità? E non solo con semplicità, ma sotto voce, se capite cosa intendo dire. È così che vorrei scrivere. Nessuna ricerca di effetti, nessuna bravura, ma la nuda verità, come soltanto un bugiardo può dirla.

Katherine Mansfield – Storia di un uomo sposato

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Quello dei racconti è un genere ingiustamente considerato minore rispetto alle forme narrative più lunghe e complesse, addirittura propedeutico ad esse, quasi fosse uno spazio temporaneo attraversato dallo scrittore nel suo viaggio verso la forma “maggiore” del romanzo. In realtà, nei racconti ritroviamo molte caratteristiche dei romanzi e forse un rigore maggiore: vista l’essenzialità di ciascun elemento della narrazione, imposta dalla brevità della stessa, nulla può essere trascurato o lasciato al caso. Un romanzo può sopravvivere ad una parola mal posta o a un personaggio mal riuscito, un racconto no.

I racconti inoltre sono ideali per chi ha poco tempo per leggere, in quanto in pochi minuti sono capaci di trasportarci in un altro luogo, in un’altra vita, alla scoperta di sensibilità e visioni della realtà che sfidano o confermano le nostre. Uno dei modi per scoprire la bellezza di queste narrazioni brevi è quello di ascoltarne la versione audio: durano il tempo dei nostri spostamenti in auto o in treno e sono anche l’ideale per chi, dopo una giornata passata davanti agli schermi di pc e smartphone, può trovare piacevole riposare lo sguardo e abbandonarsi all’ascolto.

In MLOL ci sono diversi audiolibri che raccolgono racconti di autori classici e contemporanei, ma in questo post vorremmo proporvi quelli scritti da Katherine Mansfield, esempi di scrittura vibrante e incisiva.

kmScrittrice di lingua inglese, nata nel 1888 in Nuova Zelanda da una famiglia rispettata dell’alta società locale (era cugina di Elizabeth von Arnim), violoncellista di grande talento, Katherine Mansfield manifestò sin da piccola una forte individualità e uno spirito ribelle uniti ad una grande sensibilità nei confronti della sofferenza umana. All’età di quindici anni si trasferì a Londra dove frequentò il Queen’s College e scoprì la sua vocazione per la scrittura. Sul giornale del liceo pubblicò il suo primo racconto Die Einsame (The Lonely One) e, successivamente, venne in contatto con scrittori, quali David Herbert Lawrence e Virginia Woolf, che animavano il Bloomsbury Group. Le due raccolte di racconti Bliss (1920) – Felicità – e The Garden Party (1922) – Festa in giardino – la  consacrarono come una delle voci più originali del Modernismo.

Nonostante la sua ribellione nei confronti della società borghese alla quale apparteneva e la fuga dall’ambiente “provinciale” della Nuova Zelanda, Katherine Mansfield non allargò mai le sue cerchie di relazioni e non si interessò alle tematiche sociali (diversamente da Čehov troppo spesso indicato come suo creditore), pur mostrando grande sensibilità e empatia nei confronti degli esseri umani offesi dall’austerità e falsità del mondo.

I suoi racconti fortemente influenzati dalla sua soggettività, dal suo modo di sentirsi nel mondo, anche se esplorano una sfera sociale limitata, ci regalano personaggi indimenticabili, di cui coglie l’essenza in poche frasi perfette, indagando l’animo umano con delicatezza e ironia. Sanno cogliere il senso di solitudine e abbandono, quello che lei stessa provò negli anni dell’adolescenza, la disillusione dei coniugi che vivono relazioni fallimentari, simili al suo disastroso matrimonio, i sentimenti dei bambini nei confronti dei genitori e degli adulti, le certezze dell’infanzia.

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Katherine Mansfield (seconda da sinistra) con i suoi fratelli a Wellington nel 1898

Fuggita dal controllo dei genitori, attratta dal glamour del mondo Bohémien, alla ricerca di una grande storia d’amore che non visse mai, anziché scendere a patti con la realtà, fuggì via (isolandosi) alla ricerca di valori più alti che pensava di scoprire nell’arte, attraverso la scrittura, alla quale si dedicò completamente. Ma anche qui non trovò nessun aggancio salvifico e finì col rifugiarsi nei ricordi della sua infanzia, attorno ai quali costruì gli ultimi racconti, dove il suo desiderio profondo di sicurezza, di sentirsi compresa, d’amore e amicizia, il bisogno di una famiglia felice sono protagonisti assoluti.

In MLOL sono disponibili diversi suoi racconti in versione audio. In Audiolibri in download ci sono due raccolte edite da FullColorSound: Felicità e altri racconti  e La festa in giardino e altri racconti. In Audiolibri open invece è possibile ascoltare gli audio streaming di Ad Alta voce dei racconti Istantanee, Una giornata di Reginaldo Peacock, Dill Pickle, Lezioni di canto e La mosca. Sempre in Audiolibri open ma in lingua inglese si trovano In a German Pension, Garden Party, At the Bay e Prelude.

Buon ascolto!