Vincent Peirani, fisarmonicista di talento nato a Nizza nel 1980, si è imposto alla critica nel 2003 a soli 23 anni, vincendo il Concours nationale de Jazz de la Défence a Parigi, competizione rivolta ai musicisti francesi emergenti e considerata fra le più appetibili dai giovani artisti, dato che ai vincitori della kermesse vengono riservate rilevanti opportunità di lancio nel mondo discografico jazzistico.
In realtà, la storia artistica e musicale di Vincent prende avvio molto tempo prima con lo studio della musica classica, cui approda a 12 anni, su esortazione del padre, venendo ammesso al Conservatorio di Nizza nella classe di clarinetto. Contemporaneamente studia la fisarmonica classica, strumento che infine prevale nel suo interesse artistico trasformandosi in una vera e propria passione, gratificata tra l’altro da prestigiosi premi internazionali come quelli di Klingenthal in Germania, di Reinach in Svizzera, di Castelfidardo e di Cassino in Italia, rinomati centri di produzione di fisarmoniche. Grazie a questi riconoscimenti, si fa strada e si esibisce in concerto in occasione di eventi musicali come i Festival di Bayreuth, di Salisburgo, Vienna e Stoccolma.
Successivamente al felice esordio come fisarmonicista classico, inizia ad apprezzare la grande versatilità timbrica e melodica dello strumento e si dedica ad un’incalzante attività di ricerca musicale che lo indirizza verso l’improvvisazione e la musica jazz contemporanea, spaziando dalla tradizione francese, al tango, alla musica balcanica. Si impone come performer poliedrico e versatile, affiancando noti musicisti come il fisarmonicista virtuoso Marcel Azzola, il contrabbassista Jean Paul Céléa e il batterista Denis Charolles. Accompagna musicisti classici, cantautori francesi e di musica etnica come i cantanti d’opera Roberto Alagna e Mireille Delunsch, il cantautore francese André Minvielle , il gruppo “inclassificabile”, come gli stessi componenti amano definirsi, Quai n°5, il chitarrista di flamenco Kiko Ruiz, il violinista Laurent Korcia, il musicista africano Cheikh Tidiane Seck e Les Yeux noirs, gruppo di gipsy jazz e di musica klezmer. Prende parte inoltre a formazioni polistrumentali come il quintetto SéJalan, della vocalist di origini indonesiane Serena Fisseau e il quartetto per il disco del 2013 “Lento” della cantante jazz coreana Youn Sun Nah.
Parallelamente a queste attività, Peirani sviluppa alcuni progetti come gli album Est del 2011 e Tanguillo del 2013 – entrambi ascoltabili in streaming nella banca dati Naxos Music Library – in duo con il violoncellista François Salque.
L’album Est è una avvincente raccolta di brani nei quali i due virtuosi esplorano un Oriente europeo esteso dai Balcani alla musica yiddish, dove la fisarmonica parafrasa temi quasi ancestrali mentre il violoncello sostiene con enfasi e trasporto ogni tappa di questo viaggio musicale. La tecnica esecutiva di entrambi gli strumentisti è puntuale e impeccabile, facendo sfavillare le danze rumene di Béla Bartók e i brani dei giovani musicisti contemporanei come la composizione Yiddish del chitarrista Samuel Strouk e le ciarde di tradizione ungherese di Kristian Schott e di Krystof Maratka.
Il più recente album Tanguillo (da cercare direttamente in Naxos) si muove fra i brani classici del grande maestro Astor Piazzolla e le composizioni di Vincent Peirani, come Suite en 5 e l’improvvisazione Tanguillo che dà il titolo al disco. Il tango è il grande tema di questo disco che Peirani e Salque, con la partecipazione del grande chitarrista argentino Tomás Gubitsch, mettono in risalto con la sonorità peculiare dei due strumenti in un crescendo avvolgente e travolgente di colori timbrici che ricordano a tratti quelli dei fiati o della musica elettronica.
Buon ascolto!