Sarete in molti ad aver notato che sulla nuova versione del vostro portale MLOL (entro il mese di luglio disponibile per tutti i sistemi bibliotecari), è stata messa in evidenza la sezione delle cosiddette risorse “open”. Di che cosa si parli utilizzando questo termine è una cosa che vi avevamo già spiegato alla nascita di questo blog, ma vale sicuramente la pena di riprendere ora l’argomento.
In sostanza, le risorse open sono quelle selezionate dalle biblioteche fra le moltissime disponibili in rete ad accesso aperto, di cui chiunque può fruire senza dover fare acquisti, inserire password, sottoscrivere abbonamenti di alcun tipo. Il motivo per cui ciò è possibile (e legittimo da un punto di vista legale) è che si tratta di opere i cui diritti d’autore sono scaduti, oppure che l’autore ha deciso di pubblicare dando al pubblico questa possibilità.
È sufficiente pensare a tutti i grandi classici della letteratura e della saggistica del passato: dato che il diritto con cui l’autore e i suoi eredi possono trarre guadagno dall’opera scade 70 anni dopo la morte dell’autore stesso, è facile capire come esista una massa enorme di libri, articoli, opere musicali e così via, che sono da tempo a disposizione di tutti. Orientarsi in rete alla ricerca di questi contenuti non è però semplice, essendo dispersi su tanti siti e progetti differenti. Ecco perché si è voluto creare all’interno di MLOL un vero e proprio portale a sé, Openmlol, che permette la ricerca e l’uso di queste risorse.
Partendo dal vostro portale e cliccando su Vedi risorse open (o Contenuti digitali liberamente accessibili nella colonna a sinistra), sarete diretti a questa sezione (noterete che cambia anche l’URL del portale, che comprenderà la dicitura openmlol) e potrete cominciare la vostra navigazione o la ricerca diretta dell’opera che vi interessa.
In home page si possono scorrere le maggiori raccolte presenti, a partire da quella degli ebook e degli audiolibri open. Si trovano però qui anche tipologie di collezioni che normalmente non vedete sul portale MLOL, come una raccolta di più di 120.000 spartiti musicali (ne potete leggere qui), quella di mappe storiche provenienti ad esempio dalla biblioteca digitale francese Gallica (ma troverete mappe di ogni luogo e paese!) e la particolarissma raccolta di videogiochi “d’epoca” messi a disposizione da Internet Archive (qui maggiori informazioni). Insomma, il mondo delle risorse open è davvero ricco e variegato!
Le modalità di ricerca all’interno del portale open sono simili a quelle che già conoscete per le risorse “commerciali” di MLOL (quelle che, a differenza di quelle ad accesso aperto, vengono acquistate direttamente dalle biblioteche e messe poi a disposizione gratis per i propri utenti).
La barra di ricerca in alto permette di cercare direttamente un titolo o un autore come nell’esempio sopra. Si può usare in combinazione con un argomento (dal menu Scegli) e può essere utilizzata sia per le singole opere, sia per le liste di risorse già presenti sul portale (se vi incuriosiscono le liste, leggete fino in fondo questo post!). Il risultato della ricerca riporterà risultati di varie tipologie. Nel nostro caso, ad esempio, oltre alle moltissime edizioni disponibili de I promessi sposi, anche risorse educative e audiolibri.
È sempre inoltre disponibile la barra di ricerca a sinistra che permette la ricerca per Tipologia (ebook, audio, periodici, ecc.), Argomenti, Livello scolastico (da Scuola dell’infanzia a Università), Lingue e Novità.
Quest’ultimo filtro permette, individuata una categoria di risorse che vi interessa, di essere informati di altre risorse simili. Anche se si tratta di risorse preesistenti ad accesso aperto, infatti, le liste che ne vengono fatte su MLOL sono in continuo aggiornamento!
Oltre a questo tipo di filtri, ce ne sono poi altri meno intuitivi ma non meno utili, quelli relativi alle Licenze e al Livello open.
Come si diceva sopra, si tratta qui di opere ad accesso aperto i cui diritti d’autore sono scaduti o che l’autore ha deciso di pubblicare lasciando al pubblico particolari libertà di riutilizzo. Nel primo caso si parla di Pubblico dominio, nel secondo di una varietà di licenze – fra cui le più utilizzate sono le Creative Commons – che descrivono che cosa si possa fare oppure no con l’opera in questione. Il filtro relativo alle licenze è utile perciò nel caso siate alla ricerca di contenuti che voi stessi vorreste riutilizzare (ad esempio pubblicandole su un vostro sito o utilizzandole per altri progetti).
Sul sito di Creative Commons si trovano molte guide utili a orientarsi in questa materia. Ecco ad esempio come si presenta una licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo, una delle più liberali che esistono (utilizzata non a caso anche su Wikipedia). Ma, se la comprensione delle condizioni delle singole licenze vi risultasse ostica, potete utilizzare il filtro di ricerca Livello open, dove nella scala da 1 a 4 si va in direzione di una sempre maggiore possibilità di riutilizzare liberamente le opere.
Partendo dal vostro portale e seguendo il menu Info > Che cosa significa open troverete una guida dettagliata alle licenze e a come è stato definito il loro livello di apertura. Ve ne consigliamo la lettura!
Infine, un accenno alle liste. Sui nuovi portali MLOL ogni lettore può creare liste personalizzate di risorse, decidendo se mantenerle private o renderle pubbliche condividendole con chiunque altro. È possibile fare liste mescolando anche opere commerciali e open, di qualunque categoria, e ciò rende questa potenzialità davvero molto ricca. Nel frattempo, godetevi qualcuna delle liste già presenti su Opemlol, come quella dei classici, delle mappe d’Italia, dedicata a Jane Austen o sulle… farfalle!
Se volete sapere di più sulla nuova versione dei portali MLOL, non perdetevi le prime due guide già pubblicate: quella su come gestire login, account personale e liste e quella sulla navigazione e i filtri di ricerca propri della sezione delle risorse commerciali.
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