Filosofia + bambini e ragazzi = che meraviglia!

Se si dà uno sguardo ai libri pubblicati e discussi in Italia negli ultimi anni, tra i trend più curiosi ma importanti si può notare anche una certa diffusione di testi che accostano la filosofia ad un target giovane, in particolare bambini e ragazzi.

É solo nell’ultimo ventennio che tali pratiche si sono rese visibili anche al di fuori della stretta cerchia dei propri promotori, ovvero in scuole dell’obbligo, biblioteche, ludoteche, agenzie educative, fiere di libri per l’infanzia, comunità di minori: dal curriculum Philosophy for Children ideato da Matthew Lipman, è stato uno sbocciare continuo di progetti e approcci, con vari gradi di affidabilità e riscontro sul campo.

Classificabile come una sottocategoria delle più estese pratiche filosofiche, la filosofia con i bambini e i ragazzi è una disciplina sfaccettata, giovane ed in evoluzione ed espansione continue.
Contrariamente a quello che si può pensare, non si tratta di insegnare ai bambini la storia della filosofia né di accogliere come naturalmente filosofico ogni prodotto del pensiero dei ragazzi. L’idea che i ragazzi e soprattutto i bambini siano filosofi naturali è affascinante ma un po’ “romantica”: attribuire ai bambini autenticità, originalità ed innocenza ragionativa soltanto in quanto bambini è forse semplicistico; meglio è intendere tutti, bambini o adulti che siano, individui dotati di pensiero critico, da allenare e stimolare in modo intersoggettivo.
Infatti, un incontro di filosofia con i bambini si configura di solito come una sessione dialogica e interattiva: a partire da stimoli (testi, musiche o video) i bambini e i ragazzi vengono invitati ad affrontare tematiche filosofiche (la libertà, la diversità, il bello, il bene e il male, etc…) esperendo in prima persona il dibattito, lo scambio delle idee ed il ragionamento collaborativo, acquisendo allo stesso tempo competenze di pensiero critico e ascolto dell’altro.
Tra i compiti cardine della filosofia, fin dai sui albori, vi è la riflessione sull’apparentemente banale, sul consueto, sul radicato, per restituire loro sfaccettature e profondità.
Con i bambini e i ragazzi (ma sarebbe bene ricordarlo anche agli adulti del settore) problematizzare non significa lanciarsi in equilibrismi astratti o teoremi infiniti ma inconcludenti: vuol dire, innanzitutto, narrare; narrare, cercare di (ri)costruire una storia, farsi affascinare dal racconto e diventarne parte attiva.
Per narrare confrontarsi con gli altri, volendo, tutte le storie sono adatte: alcune però lo sono più di altre, vuoi perché mettono al centro della narrazione temi spiccatamente etici, vuoi perché sono testi costruiti appositamente sotto forma di dialoghi o provocazioni.

I testi presenti in MLOL e raccolti in questa lista sono di molte tipologie: si va dall’opera teorica per genitori o educatori, alle curiosità filosofiche per menti giovani fino ai romanzi per ragazzi di Jostein Gaarder, autore del famosissimo Il mondo di Sofia.

Tra gli ebook di Gaarder, Cosa c’è dietro le stelle? è una fiaba che mescola avventura, poesia e filosofia : Lik e Lak sono gli unici due bambini di Sukhavati, una terra senza confini, dove non si invecchia e non si muore, mentre la Terra è un luogo fantastico nato dalla fantasia degli abitanti di questo luogo senza tempo, che i due protagonisti decidono di esplorare a bordo di una sfera di cristallo. La storia conduce a interrogarsi su profondi concetti filosofici: lo scorrere del tempo, l’infinito, la possibilità che la realtà sia una “favola”, le differenze e il superamento dei pregiudizi. Vi avevamo già parlato di Domande, sempre di J. Gaarder, in questo post

Dante il ratto gigante di Frida Nilsson è un altro esempio di letteratura scandinava per ragazzi che attraverso una storia divertente, dalla scrittura brillante, fa riflettere sui temi della solitudine, dell’amicizia, della solidarietà; della stessa autrice in MLOL trovate L’isola dei bambini rapiti e Mia mamma è un gorilla, e allora?, storia che rompe gli schemi e i conformismi mettendo in luce la bellezza della diversità.

Perché esiste il Tutto e non il Nulla? Una passeggiata nel mondo della filosofia di Richard David Precht è, come recita il titolo, un viaggio fatto da padre e figlio in giro per la città di Berlino e attraverso i temi cruciali della filosofia: l’autore, mentre raggiunge a piedi i luoghi più significativi della città, si impegna a rispondere a tutte le domande del figlio Oskar (Io sono veramente io?”) fino alla domanda più importante di tutte, su cui l’umanità si interroga da sempre, o quantomeno dai tempi di Parmenide: perché esiste tutto ciò che esiste e non il Nulla?

Niente di Janne Teller è una lettura per adolescenti che affronta temi complessi : la ricerca (vana?) di un senso nell’esistere, la crudeltà, il fanatismo. Pierre Anthon, 13 anni, un giorno annuncia alla classe che abbandonerà la scuola e si ritirerà su un albero senza fare più nulla, perché niente ha senso (il nucleo del nichilismo); i compagni proveranno a dimostrargli che si sbaglia iniziando a raccogliere oggetti che per ognuno sono importanti, ma questo gioco assumerà toni via via più macabri trasformandosi in una spirale di vendette e angherie reciproche. Un romanzo duro, come fu Il signore delle mosche di Golding, che costringe a farsi domande impegnative ed è stato parimenti acclamato (Premio del Ministero della Cultura Danese e Le Prix Libbylit 2008 come miglior romanzo per ragazzi) e criticato.

Date uno sguardo a tutti i titoli della lista…con la speranza che nel corso del tempo le opere filosofiche per ragazzi presenti in MLOL diventino sempre di più!