Felix, Betty, Tom, Jerry e Popeye negli Animation Shorts di Internet Archive

Tra le banche dati MLOL ad accesso libero abbiamo in passato segnalato Internet Archive, probabilmente il maggior progetto di conservazione di materiali digitali esistente. Da Internet Archive derivano ad esempio molti degli ebook e dei video open disponibili su MediaLibrary. Il servizio (un vero e proprio “deposito” di materiali culturali) è però talmente vasto che non è stato possibile inserire su MLOL ogni singola risorsa col suo titolo specifico. A volte conviene perciò consultare la sua home page e dare un’occhiata alla lista delle Top Collections at the Archive per scoprire nuove collezioni entrate a far parte del portale – proprio come in biblioteca si guarda con curiosità allo scaffale delle ultime novità messe a disposizione del pubblico.

È in questo modo che abbiamo scovato la collezione degli Animation Shorts, una raccolta di cartoni animati e animazioni, prevalentemente della tradizione storica del cartone animato, il cui copyright  risulta scaduto e che sono perciò liberamente riproducibili online.

Felix the cat

Partiamo dall’ancor oggi famoso Felix The Cat alle sue prime apparizioni. Possiamo vederlo, in una versione graficamente ancora acerba e col nome iniziale di Master Tom in Feline Follies, del 1919.
Più maturo e riconoscibile, invece, in una curiosa divagazione darwiniana in Felix: Doubles for Darwin che mostra un Felix sempre alle prese con la fame (siamo negli Stati Uniti del 1923) e che, dietro la visione di un Sud Africa di fantasia e infinite trovate che lo rendono tuttora godibilissimo, cela una visione ancora razziale della società. Continua a leggere

Shinobi: un classico dei coin-op in MLOL

Nella collezione di Videogiochi open disponibili in tutti i portali MediaLibraryOnLine c’è Shinobi. Sviluppato dalla SEGA nel 1987, è uno dei grandi classici dell’epoca d’oro dei coin-op (abbreviazione per coin-operated, con riferimento alla quantità smodata di monete che spesso questi giochi richiedevano per essere completati); fu trasposto con successo anche nell’ambito videoludico casalingo grazie alle versioni per Sega Master System e Nintendo. 
shinobi

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Videogiochi open in MediaLibrary

Grazie alla diffusione di dispositivi portatili, come gli smartphone e i tablet, giocare ai videogiochi è un’attività che ormai si può svolgere in qualsiasi momento della giornata, in qualsiasi luogo ci si trovi e soprattutto con strumenti che utilizziamo per tantissime altre attività, quindi non specifici o dedicati al gioco, e che portiamo sempre con noi. Ma non è sempre stato cosi.

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Aaron Swartz

AaronSwartzPIPAFino al 10 gennaio 2013 il mondo era un posto migliore, Aaron Swartz era ancora tra noi e chissà come sarebbe andata se avessimo potuto fare di più per proteggerlo.

Per i bibliotecari di tutto il mondo Aaron era un utente speciale: cercava una biblioteca in tutte le città in cui andava. Il suo grande amore per la conoscenza senza confini e garantita a tutti lo ispirò a creare Open Library, un progetto di biblioteca digitale di Internet Archive di cui si può leggere nella presentazione scritta dallo stesso Aaron. Open Library raccoglie dati bibliografici che chiunque può inserire e modificare, una raccolta di opere in pubblico dominio e, dal 2010, offre un servizio di prestito di ebook moderni in collaborazione con distributori e biblioteche statunitensi. L’intero progetto è basato su software libero e open source.

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Internet Archive su MLOL: di che si tratta?

Su tutti i portali MLOL vi sarà capitato di imbattervi nel logo di Internet Archive per molti degli ebook, della musica e dei video che fanno parte della collezione open di MediaLibrary. Internet Archive è un progetto che può vantare molti anni di presenza sul web, ma non sempre è conosciuto nei suoi aspetti che ne fanno un caso quasi unico nella storia di internet.

Brewster Kahle 2009Era il 1996 quando l’imprenditore e attivista digitale Brewster Kahle decise di lanciare un servizio di archiviazione del web, allora nato da soli tre anni, così da garantire un “accesso universale alla conoscenza” che andasse al di là delle continue trasformazioni della rete. Nel 2001, con la creazione del suo servizio più noto, la Wayback Machine, l’archivio divenne visibile al pubblico: grazie ad esso è infatti possibile risalire indietro nel tempo all’aspetto che avevano le pagine web nel passato, tramite l’archiviazione di una sorta di fermo immagine delle pagine online catturate a cadenze più o meno frequenti a seconda dell’importanza dei siti. Scrivendo nel campo di ricerca della Wayback machine l’URL di questo blog, ad esempio, si ottiene questo risultato, con due immagini archiviate per il suo primo anno di vita! Continua a leggere