Presentato fuori concorso alla Mostra d’Arte Internazionale del Cinema di Venezia del 2015 – e nelle sale da ottobre – il documentario Janis: little girl blue, della regista americana Amy J. Berg, offre un ritratto inedito e intimo di Janis Joplin, rivelando tutta la complessa fragilità di una delle icone della storia del rock.
Realizzato grazie allo studio di materiale inedito e della corrispondenza personale, alle interviste ai suoi familiari o ai colleghi musicisti, il film ci aiuta a comprendere meglio la ragazza che si nascondeva dietro al personaggio pubblico, svelandoci l’impatto negativo che gli ambienti e le persone con cui era cresciuta ebbero su di lei e sulla sua personalità. Se sul palco e dinanzi alla macchina fotografica Janis dava l’idea di essere forte e spensierata, grazie al documentario scopriamo le sue insicurezze, i traumi subiti, i tormenti, l’estrema vulnerabilità di una ragazza che entrava e usciva dalla dipendenza, ma che seppe trasformare in arte il suo dolore e le sue emozioni. Continua a leggere