Usare contenuti digitali nel rispetto del diritto d’autore: le licenze Creative Commons

Una delle prassi comuni di chi usa il web e i social network è l’uso delle immagini o altri contenuti senza fermarsi troppo a pensare se la possibilità di utilizzo è consentita dall’autore o da chi detiene i diritti sull’opera. A volte si tende a pensare che per il solo fatto di trovarsi liberamente in rete, un’immagine o altro contenuto creativo possano essere liberamente usati. Può anche capitare che ci si ponga il problema, ma non sempre in rete è facile risalire all’autore di un contenuto e alle condizioni per il suo utilizzo.
Dal momento che MLOL, nella sezione Open, offre molti contenuti riutilizzabili, proponiamo in questo post una breve guida all’uso delle licenze libere, soffermandoci sulle più note, le Creative Commons.

Ordering of Creative Commons licenses from most to least open

Queste licenze rappresentano un cambio di prospettiva nell’applicazione del diritto d’autore: offrono infatti un’alternativa al modello “tutti i diritti riservati”, introducendo il concetto di “alcuni diritti riservati”. Se con il primo modello nessuno può riusare un’opera (quindi per esempio usare un’immagine per il proprio blog, rielaborare l’immagine stessa, stampare un testo, ecc.) senza chiedere l’autorizzazione all’autore che ha creato l’opera o a chi ne detiene i diritti, con le Creative Commons è l’autore che, nel momento della pubblicazione dell’opera, decide quanti e quali usi della propria opera sono consentiti a chiunque voglia utilizzarla. In questo modo, basta controllare la licenza per capire immediatamente se si può usare una qualsiasi risorsa e a quali condizioni.

Tali condizioni sono predefinite e individuate nelle licenze Creative Commons in quattro prescrizioni, che combinate fra loro producono sei licenze, quindi sei diversi modi di utilizzare un’opera che variano appunto in base alle condizioni previste. Le esamineremo ora nel dettaglio, anche usando alcune risorse presenti nella sezione Open di MLOL per vederne la loro applicazione concreta. Continua a leggere

Media History Digital Library. Riviste di cinema, radio e televisione dal 1903 al 1995

Media History Digital Library - HomeLa Media History Digital Library  – una delle banche dati presenti su MediaLibraryOnLine, oltre che liberamente consultabile sul web – è una collezione digitale che raccoglie le riproduzioni in alta definizione di riviste dedicate al mondo dello spettacolo e dei mass-media (teatro, cinema, radio) attualmente nel pubblico dominio, cioè non più protette dal diritto d’autore. Continua a leggere

Musopen: spartiti e registrazioni musicali per tutti

L’offerta musicale di MLOL è ricchissima grazie alla presenza di banche dati di musica in streaming come Naxos e Alexander Street Press che coprono i generi più diversi, dal jazz all’opera, dalla musica classica a quella etnica, o come Freegal per quanto riguarda la musica in download. Anche la collezione Open però è particolarmente ricca e interessante e in questo post abbiamo scelto di presentarvi la piattaforma Musopen.musopen_home

Continua a leggere

Classici italiani: crea la tua biblioteca personale!

Se ti piace leggere i classici della letteratura italiana e vuoi creare una tua biblioteca per averli sempre con te, sia che si tratti di poesia, narrativa, opere teatrali o altri testi della nostra tradizione, ti suggeriamo di esplorare fra gli ebook open che abbiamo selezionato tra quelli offerti dai vari archivi che si trovano in rete e raccolto negli scaffali digitali di MLOL.

Continua a leggere

Leggere ebook nel browser

In MLOL si trovano ebook in formato epub (un formato che si adatta alle dimensioni dello schermo su cui viene visualizzato) che, essendo privi di DRM Adobe, possono essere letti tramite il browser che si utilizza per la navigazione di internet.

Si tratta di libri Open, quelle opere di pubblico dominio o con licenza aperta che sono presenti in rete e che abbiamo selezionato e raccolto nella nostra biblioteca digitale, oppure di ebook protetti con una tecnologia nota come watermarking o social DRM.

Il social DRM è un metodo per la protezione dei contenuti che, diversamente dal DRM Adobe, non pone limiti all’uso dell’ebook in cui viene inserito. Si limita infatti a introdurre alcune informazioni relative a chi lo scarica (acquistandolo o prendendolo in prestito), visibili grazie ad una sorta di exlibris. Nel caso dei libri presi in prestito con MLOL queste informazioni sono il nome del vostro sistema bibliotecario e il vostro username. Continua a leggere