Quattro ebook per capire tutto, ma proprio tutto, sui vaccini

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Teti immerge Achille nello Stige – J. Alexander Janssens – Rijksmuseum

Secondo una recente scheda informativa dell’Organizzazione mondiale della sanità (fact sheet del settembre 2016) le vaccinazioni prevengono, ogni anno, tra i 2 e i 3 milioni di decessi, mentre ulteriori 1,5 milioni  potrebbero essere evitati se la copertura vaccinale globale migliorasse.

Se da un lato permane la difficoltà delle aree più povere del mondo a garantire le vaccinazioni alla propria popolazione infantile, dall’altro, nei paesi occidentali più ricchi, è invece aumentato sensibilmente il numero dei genitori che decidono di non vaccinare i propri figli. Continua a leggere

Le piccole persone. L’amore per gli animali in Anna Maria Ortese

Anna Maria OrteseIn tempi di grande diffusione di scelte, ideologie, filosofie e mode animaliste, è utile leggere la profonda riflessione su questo tema che una grande autrice della letteratura italiana, Anna Maria Ortese, continuò ad elaborare in molti suoi scritti, recentemente pubblicati da Adelphi nella raccolta Le piccole persone.

La riflessione di Anna Maria Ortese rievoca una condizione atavica di comunione, pace e armonia fra uomini e Natura, che in qualche modo il nostro tempo ha lacerato, e di cui gli animali, con l’innocenza del loro sguardo, con la purezza del loro canto, portano ancora una vaga, struggente testimonianza. Continua a leggere

Graphic journalism d’autore su MLOL: Cronache di Gerusalemme

Cronache di Gerusalemme: un viaggio a fumetti realizzato dal canadese Guy Delisle, attualmente considerato, al pari di Joe Sacco, uno degli esponenti più rilevanti del cosiddetto “graphic journalism”. Tradotto e pubblicato in Italia da Rizzoli/Lizard, il libro è stato premiato nel 2012  al Festival di Angouleme .

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L’opera racconta del viaggio di Delisle a Gerusalemme, dove si recò nel 2008 con la moglie, impegnata per un anno in una  missione di Medici Senza Frontiere, e i figli. Nel corso del soggiorno, l’autore ebbe modo di osservare da vicino la situazione del paese, le condizioni di vita a Gaza, l’impatto, nel quotidiano, dell’annoso dissidio tra ebrei e palestinesi. Continua a leggere

Maugham e il racconto dell’imperfezione umana

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La perfezione ha un grave difetto: ha la tendenza ad essere noiosa.

Probabilmente questa citazione di W. Somerset Maugham (1864-1965)  è quella che meglio accomuna tutti i romanzi dello scrittore inglese, che meglio descrive i suoi personaggi e il suo atteggiamento verso l’umanità. Buoni o cattivi, ricchi, poveri, immorali, amabili o detestabili, stupidi o intelligenti, i protagonisti dei suoi romanzi e racconti hanno tutti questa caratteristica: un’umanissima imperfezione, raccontata con ironia empatica, cinica e affettuosa insieme, senza alcun moralismo.

Somerset Maugham, come Čechov, era un medico e nelle sue opere ritroviamo lo stesso atteggiamento indulgente nei confronti delle debolezze umane che caratterizza i racconti dello scrittore russo. Come se, per entrambi, il fatto di conoscere bene la fragilità prima di tutto fisica, corporea dell’uomo nella malattia, avesse permesso di percepire meglio e di non giudicare la sua imperfezione anche morale.
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Wishgirl e la bellezza dell’essere visti

A volte i luoghi sono magici. A volte lo sono le persone

Peter ha quasi tredici anni, i suoi genitori hanno appena cambiato casa per causa sua e lui pensa di esser nato nella famiglia sbagliata. In fuga dal rumore di casa, dalle incomprensioni e dalle domande, trova rifugio in una valle oltre la collina che sembra rispondere, con i suoni della natura e la bellezza del paesaggio, alla sua necessità di solitudine e di silenzio.

wishgirlLa valle è incantata, misteriosa e carica di magia: sembra leggere nel pensiero di chi vi cammina, esaudire i desideri, trasformare i pensieri in realtà; fa parte della proprietà della signora Empson, che tutti considerano pazza e che difende gli animali a suon di schioppettate, guida un go-kart e sembra sapere tutto quel che ti passa in testa. Nella valle Peter incontra Annie che usa parole non comuni, che lo ribattezza “Peter Stone” e che lo trova straordinario per come riesce a rimanere immobile – abilità che lui stesso ha scoperto quando un crotalo attorcigliatosi sulla sua caviglia lo ignora come si trattasse di un sasso.  Annie, con i capelli tinti color rosso semaforo, con i progetti di fare arte, con la risposta pronta e gli occhi attenti, salta nel bosco dicendosi una ragazza dei desideri. Solo in un secondo momento Peter capisce che non è la ragazza che esaudisce i desideri nella valle, ma che ha fatto parte del programma di Make-a-Wish, associazione che si occupa di realizzare i desideri di bambini che si pensa non avranno il tempo di diventare grandi. Annie si è ammalata di leucemia alcuni anni prima; ora la malattia è tornata e lei sta facendo i conti con il tempo a disposizione e con le scelte che gli adulti le vorrebbero imporre. Continua a leggere