Artemisia Gentileschi. Nascita di un mito

Per molti secoli alcune discipline artistiche – la pittura e, ancor più, la scultura e l’architettura – sono state appannaggio quasi esclusivo degli uomini. A fronte di una storia dell’arte punteggiata da astri di sesso maschile, si possono annoverare pochissimi nomi di donna, e anche le poche che si distinsero non ebbero vita facile. Si pensi, solo per far un esempio, alle tristissime vicissitudini che segnarono l’esistenza della scultrice Camille Claudel, allieva di Auguste Rodin, la quale finì i suoi giorni in un ospedale psichiatrico dimenticata da tutti nonostante il suo straordinario talento (la storia di questa artista è raccontata in una bellissima biografia di Odyle Ayral-Clause disponibile su MLOL).

Self-portrait as the Allegory of Painting by Artemisia GentileschiIl destino delle donne artiste, quindi, è stato a lungo segnato da un’innegabile difficoltà a veder riconosciuto il proprio talento.
Suscita di conseguenza un certo stupore la luminosa carriera intrapresa da Artemisia Gentileschi, che si può senza dubbio considerare la pittrice più famosa di ogni tempo. A lei sono stati dedicati romanzi, saggi, mostre, e gli studi storici e critici danno corpo ormai a una nutrita bibliografia. Figlia del pittore caravaggesco Orazio Gentileschi, Artemisia fu da lui avviata all’arte della pittura: mostrò fin da bambina un’incredibile predisposizione per l’arte dei pennelli, tanto che a 17 anni fu già in grado di portare a termine uno dei suoi capolavori più celebri, la tela che raffigura Susanna e i vecchioni. Continua a leggere

La collezione online del Walters Art Museum

The Walters Art Museum ha sede a Baltimora e prende il nome dai due collezionisti William e Henry Walters, che lasciarono in eredità i loro tesori alla città . La collezione comprende migliaia di opere interessantissime, rappresentative dell’arte mondiale in quanto provenienti da tutto il mondo e risalenti a diversi periodi storici, dall’Egitto pre-dinastico all’Europa del XX secolo: sculture greche e sarcofagi romani, armature medioevali e lacche cinesi, dipinti rinascimentali e barocchi, mosaici antichi e gioielli in stile Liberty, capolavori americani.
walters1

Come molte altre importanti istituzioni museali – il Rijksmuseum di Amsterdam ad esempio anche The Walters Art Museum, in seguito ad un intenso lavoro di digitalizzazione e catalogazione, rende disponibili  online le immagini ad alta definizione delle sue collezioni, dando la possibilità, a chi non può recarsi a Baltimora, di ammirare e conoscere le opere d’arte che custodisce. Non solo: le immagini delle opere possedute dal museo – e di pubblico dominio –  sono pubblicate con licenza aperta CC0 e possono essere scaricate e riutilizzate liberamente. Anche i testi descrittivi che accompagnano le immagini sono riutilizzabili senza restrizioni perché pubblicati con licenza GNU Free Documentation License (qui la policy del museo). 
Continua a leggere

AudioQuadri: l’incontro tra audiolibri e arte

Si dice che l’arte sia un’importante fonte di piacere nelle nostre vite e che le opere d’arte possano arricchire e approfondire la comprensione del mondo che ci circonda.  Ciò nonostante molti di noi ne sono intimoriti, temono di non essere in grado di comprenderla e apprezzarla, come se fosse “cosa” da esperti. Eppure avvicinarsi all’arte e iniziare a comprenderla non è difficile come potrebbe sembrare; certo ci vuole un po’ di pazienza, una particolare attenzione ai dettagli e la disponibilità a riflettere sulle proprie emozioni. audioquadro

Continua a leggere

Cultura in 3D: i modelli del British Museum

falcoI musei di tutto il mondo hanno cominciato ad abituare i loro visitatori a iniziare la visita alle loro collezioni partendo dal loro sito web, nel momento in cui si sta ancora pianificando la visita. Molti di essi mettono quindi a disposizione ampie raccolte di immagini dei pezzi più belli o più significativi che conservano, raggiungendo lo scopo di invogliare la visita e, al tempo stesso, di offrire una risorsa didattica e di conoscenza di grande valore.
Un caso esemplare di questa strategia di avvicinamento al pubblico da parte di una storica istituzione museale è quello del British Museum, che consente dal suo sito la ricerca di fotografie su 3 milioni e mezzo di riproduzioni.

Di recente però il museo ha intrapreso una nuova strada per fare conoscere (in questo caso possiamo dire quasi “con mano”) le sue collezioni, la stampa 3D.

Continua a leggere

Libri d’arte in MLOL: le pubblicazioni del Metropolitan Museum di New York

Image-Metropolitan Museum of Art entrance NYC NY

Metropolitan Museum of Art entrance – CC BY-SA 3.0 – via Wikimedia Commons

Il Metropolitan Museum of Art fu fondato il 13 aprile 1870

allo scopo di istituire e mantenere nella città di New York un Museo e una biblioteca d’arte, di incoraggiare e sviluppare lo studio delle belle arti, nonché l’applicazione delle arti all’industria manifatturiera e alla vita pratica, di far avanzare la conoscenza generale delle materie affini e, a tal fine, di provvedere all’istruzione del popolo.

Questa dichiarazione d’intenti ha guidato il museo per più di 140 anni, ed è stata confermata dai suoi amministratori fiduciari il 13 gennaio 2015, con l’aggiunta di questa postilla:  Continua a leggere