“La stiva e l’abisso”, il romanzo (in)trovabile di Michele Mari

Molti fra i lettori più appassionati conoscono la triste sensazione di desiderare un libro che non è più in commercio. A volte questo libro è proprio introvabile, anche setacciando i mercatini dell’usato, le librerie remainder, la Caccia al Libro di Fahrenheit, le librerie dell’usato online; pur scrivendo all’editore suppliche che ne favoriscano la ristampa, anche implorando il fortunato possessore di una copia su Anobii, senza badare a spese.

La salvezza arriva spesso dalle biblioteche, dove è possibile trovare molti libri non più ristampati e fuori commercio. Con l’avvento delle biblioteche digitali, poi, questa salvezza arriva ancora più semplice e immediata.

4mariUn prezioso romanzo di Michele Mari, La stiva e l’abisso, sta vivendo questo destino.

Michele Mari è un autore schivo, assente dai “luoghi della scrittura” più noti; nonostante questo, è oggetto di un culto straordinario da parte dei suoi lettori. In questa lunga intervista emergono in modo chiaro la sua personalità complessa e i suoi riferimenti letterari: quasi tutti gli autori da lui amati condividono con Mari una posizione di marginalità rispetto alle mode letterarie e, al contempo, una genialità che suscita un vera e propria adorazione nei lettori.

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Più niente da dire: il disincanto in tre romanzi angloamericani

Pripyat - Chernobyl Amusement Park Karts

Tre autori, tre romanzi, tre protagoniste.
Punto Omega di Don DeLillo, L’ambasciata di Cambogia di Zadie Smith e Donna per caso di Jonathan Coe idealmente starebbero molto bene a conversare nella medesima stanza.
In comune, queste tre opere hanno la caratteristica della brevità (stanno nelle 100 pagine, capitolo più capitolo meno), sono costruiti attorno al perno di una figura femminile e possiedono uno sguardo disincantato, allucinato e al contempo acuto sui nostri giorni.
Quasi fossero una sorta di “100 pagine 1000 lire” postmoderni, i tre romanzi brevi rappresentano ciascuno un distillato di paure, ambiguità, voli e cadute tipicamente consonanti con la prospettiva contemporanea.
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Maugham e il racconto dell’imperfezione umana

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La perfezione ha un grave difetto: ha la tendenza ad essere noiosa.

Probabilmente questa citazione di W. Somerset Maugham (1864-1965)  è quella che meglio accomuna tutti i romanzi dello scrittore inglese, che meglio descrive i suoi personaggi e il suo atteggiamento verso l’umanità. Buoni o cattivi, ricchi, poveri, immorali, amabili o detestabili, stupidi o intelligenti, i protagonisti dei suoi romanzi e racconti hanno tutti questa caratteristica: un’umanissima imperfezione, raccontata con ironia empatica, cinica e affettuosa insieme, senza alcun moralismo.

Somerset Maugham, come Čechov, era un medico e nelle sue opere ritroviamo lo stesso atteggiamento indulgente nei confronti delle debolezze umane che caratterizza i racconti dello scrittore russo. Come se, per entrambi, il fatto di conoscere bene la fragilità prima di tutto fisica, corporea dell’uomo nella malattia, avesse permesso di percepire meglio e di non giudicare la sua imperfezione anche morale.
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Speciale Pino Cacucci

Pino_CacucciPino Cacucci, classe 1955, piemontese ma cresciuto a Chiavari (GE), ha al suo attivo decine di lavori. Per avvicinarci ad uno scrittore così prolifico abbiamo deciso di affidarci a due fili conduttori: l’amore per il latinoamerica, in particolare per il Messico, e l’attenzione per quelle persone che hanno sacrificato tutto per un ideale, spinti da una irrimediabile inattualità rispetto al mondo che li circonda.

Cacucci ha incominciato a viaggiare subito dopo aver lasciato gli studi universitari, scegliendo come meta privilegiata l’estremo occidente, in particolare il Messico, ieri come oggi terra di confine, paese capace di raccontare centinaia di storie spesso cruente, ma che allo stesso tempo sprigiona una gioia di vivere e una spensieratezza molto forte grazie allo stile di vita dei suoi abitanti e alle mille leggende, superstizioni e miti che contraddistinguono l’immaginario messicano.
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Noel e Stuart: ragazzi intraprendenti nei romanzi di Lissa Evans

Lissa Evans è una scrittrice inglese. Cresciuta nell’area metropolitana dei Midlands Occidentali, in una famiglia di lettori voraci, ha speso gran parte della sua adolescenza nella biblioteca locale, coltivando più le letture che le relazioni sociali. Dopo aver studiato medicina e aver lavorato come medico per qualche anno, ha abbandonato la professione e iniziato a scrivere per la radio, e successivamente per la televisione come autrice e regista .

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Nel 2002 è uscito il suo primo romanzo, e da allora altri tre per adulti e due per ragazzi. In Italia ne sono stati pubblicati solo due: Cuore di contrabbando  per la collana La scala di Rizzoli, e Pochi spicci per Stuart  per la casa editrice Salani, entrambi del 2015 e disponibili per il download in MediaLibraryOnLine.

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